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  • Immagine del redattoreDario

Consociazioni di ortaggi nell'orto rigenerativo

Nei commenti ai video tour dell'orto che faccio mensilmente, mi ha sorpreso lo stupore e l'interesse generato dalle varie consociazioni che effettuiamo nei nostri letti di produzione.

Quindi ho deciso di condividere un po' di più qui, sperando che possa essere interessante. Noterete che non ci sono componenti perenni, arbustive o alberate; questo è dovuto al fatto che siamo su terreno in affitto e non abbiamo l'autorizzazione a piantare alberi. Nonostante ciò, si può sfruttare la successione ecologica anche soltanto nella fase di "placenta", che essa stessa è caratterizzata da una placenta, uno stato di colonizzazione (primaria), di accumulazione, ecc.


Le foto sotto hanno descrizioni/didascalie individuali, che descrivono la consociazione e i suoi elementi.


E' importante osservare che non ci sono regole prescritte nella consociazione di questo o quell'ortaggio. Nel nostro caso, abbiamo consociato ortaggi che permettessero di alternare profondità radicale, estensione fogliare, famiglia botanica, fase ecologica e che consentissero di facilitare la raccolta (per esempio piante veloci e basse ai lati, e piante lente e alte in mezzo).


Le consociazioni di ortaggi sono fondamentali in un orto per svariati motivi. Innanzitutto perché consociando piante di diverse altezze si fa uso ottimale della radiazione solare, che dovrebbe sempre raggiungere la superficie di una foglia (dove viene convertita in zuccheri e poi carboidrati) e mai quella del suolo (dove ne degrada le condizioni fisiche). Consociare diversi tipi di ortaggi consente anche alle radici di esplorare profondità diverse, così evitando di competere per acqua e nutrimenti nello stesso strato/orizzonte del suolo, oltre che "lavorare" sia fisicamente (con la loro pressione) che microbiologicamente (con i loro essudati radicali) il suolo.

Diversi essudati inducono la presenza di diversi microrganismi e questo (come riportato da alcuni studi sui "cover crop cocktails") velocizza la formazione di materia organica recalcitrante/stabile (humificazione).

La vicinanza di ortaggi che hanno caratteristiche di pioniere (placenta) e altri che hanno un ciclo di vita più lungo e requisiti di fertilità più alti (fase di abbondanza), ci permette di far leva sulla successione ecologica per trasformare una potenziale competizione in un'effettiva sinergia.


Infine, vi propongo un video nel quale parlo di quest'ultimo meccanismo - di sintropia nella componente orticola di un sistema più complesso: [link]



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